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Ciclo Los Descendientes – Luis Brandoni

A cura del giornalista LUIS MAZAS.

Primo appuntamento dell’anno con “Los Descendientes”, ciclo di interviste a grandi personalità di origine italiana parti del mondo dello spettacolo e della cultura argentina. Invitato dall’Istituto in questa occasione sarà l’attore Luis Brandoni, che in un dialogo con il giornalista e curatore del ciclo, Luis Mazas, condividerà un viaggio attraverso la sua carriera artistica alla luce delle sue origini italiane.

 

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LUIS BRANDONI

Nacque il 18 aprile 1940 a Dock Sud, come gli piace dire. Personalità di spicco della cultura. Attore di cinema, teatro e tv. Politico.

La sua carriera nella recitazione inizia negli anni ’60, col debutto a teatro nel 1962 e l’anno seguente in TV, appartenendo allora all’elenco della Commedia Nazionale Argentina.

e comparso in film memorabili e in serie nazionali di successo, come la recente ficcion prodotta da TNT, Underground e Telefé, “Un Gallo para Esculapio”.

Attualmente conduce insieme a Sandra Guida, “La hora del tango”, tredici capitoli con la produzione del Sistema Federal de Medios y Contenidos Públicos. Può essere vista tramite i media digitali di Televisión Pública e la piattaforma Cont.ar.

Al cinema: “Doria” (in post-produzione); “Mi obra maestra” (2018) di Gastón Duprat (con Guillermo Francella) – selezionata per la 75° edizione del Festival di Venezia nella sezione ufficiale -. “Baldío”. Solo se vive una vez (2017). La sua lunga carriera nel cinema include prestigiosi film come “Esperando la carroza” (1985); “Darse cuenta” (1984); “Juan que reía” (1976); “Gente en Buenos Aires” (1974); ”La tregua” (1974); “La Patagonia rebelde” (1974).

A teatro ha realizzato una memorabile carriera che include testi come “Justo en lo Mejor de Mi Vida” del quale è autore. Come interprete spiccano: “Parque Lezama” (lasciata da un’opera de Herb Gardner, adattata e diretta da Juan José Campanella); “La nona” e “Gris de ausencia” (Roberto Cossa); “L’uomo col fiore in bocca” Luigi Pirandello); “Un nemico del popolo” (Ibsen); “Jettatore” e “Stefano” (Discépolo); “Le donne sapienti” (Moliere); “Conversaciones con mamá” (Santiago Carlos Oves, insieme a Pepe Soriano). “Don Arturo Illia” (Eduardo Rovner); “El gran deschave”; “La Celestina” (Hernando de Rojas); “Come vi piace” (Shakespeare), “Rosencrantz y Guildenstern sono morti (s/Shakespeare); “La pucha” (O. Viale); o “El hombre inesperado” (Yasmina Reza), “Doña Rosita la soltera (García Lorca) e “Caballero de Indias” (Rosenmacher).

Ha ottenuto i premi Martín Fierro 1970, 1990 e 1993; Cóndor de Plata 1987 e 1991;); Pepino el 88 (Premio Nazionale di Teatro, Biennio 1981-82); Estrella de Mar 1981, 1983 e 2008 e Premio Prensario (Miglior attore di teatro, 1980-1984) e Martín Fierro (Miglior Attore di Commedia di TV, 1993). Premio Konex – Diploma al Merito Attore di Commedia Cinema e Teatro Carriera decade 1981-1990.

Fu Segretario Generale dell’Associazione di Attori (1972-83), Assessore Presidenziale dell’Area Culturale (1973-84), Presidente del Bloque Latinoamericano de Artistas (1073-84), Vicepresidente della Federazione Internazionale di Attori (1974-2004), Presidente della Commissione della Cultura del Comitato Nazionale della UCR (1994) e Deputato Nazionale perla Provincia di Buenos Aires (1997-2001). Candidato a Senatore nel 2003 e a Vicegovernatore nel 2005 (UCR).

 

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: Luis Mazas