Il titolo di questa performance è stato ripreso dal secondo libro “Etica” di Spinoza, volume nel quale il filosofo esplora la natura del pensiero superiore e del potere della mente come nucleo o locus dal quale si plasma la realtà stessa.
L’obiettivo di questa performance è cristallizzare questo pensiero nel momento in cui riceve l’immagine, con una finalità che esula dalla finalità scientifica, cercando invece di generare un punto di fusione tra la creazione dell’immagine originale e la sua cognizione da parte del pubblico.
Romeo Castellucci
Laureato in Belle Arti in scenografia e pittura alla fine dei suoi studi a Bologna, Romeo Castellucci fonda nel 1981, con la sorella Claudia e Chiara Guidi, a Cesena in Emilia-Romagna, la Socìetas Raffaello Sanzio, una compagnia teatrale che si basa sulla concezione di un teatro intenso, di una forma d’arte che riunisce tutte le espressioni artistiche e si afferma, dalla metà degli anni ’80 e soprattutto negli anni ’90 in Italia e in Europa, come una delle componenti più radicali del Teatro italiano contemporaneo.
Da allora realizza numerosi spettacoli come autore, regista, e creatore delle scene, delle luci, dei suoni e dei costumi. Ha anche scritto diversi saggi di teoria della messa in scena fondata su linee drammatiche non soggette al primato della letteratura.
Nel 2005 Castellucci è nominato direttore della sezione teatro della Biennale di Venezia e nel 2008 è nominato “Artiste Associé” del Festival di Avignone.
Il giorno 11 maggio Romeo Castellucci realizzerà una videoconferencia presso l’Istituto Italiano di Cultura.