Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Caro Marcello – Omaggio a Marcello Mastroianni, nell’anno del centenario della sua nascita

Mastroianni_flyer fijo
Caro Marcello Omaggio a Marcello Mastroianni Buenos Aires

Da martedì 24 a domenica 29 settembre, nella Sala Leopoldo Lugones del Teatro San Martín, si terrà un ciclo dal nome Caro Marcello, nell’ambito delle celebrazioni del centerario della nascita di Marcello Mastroianni. Il programma si compone di sei lungometraggi in versione restaurata digitale 4K, che hanno come protagonista il grande attore italiano, ed include grandi classici della sua filmografia quali Matrimonio all’italiana, Ieri, oggi e domani e Una giornata particolare. Il ciclo è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires insieme al Complesso Teatrale di Buenos Aires e alla Fondazione Cinemateca Argentina.

Biglietti in vendita sul sito web del teatro: https://complejoteatral.gob.ar/ o presso la biglietteria del teatro San Martín (Av. Corrientes 1530).

Il programma completo del ciclo è il seguente:

  • Martedì 24

Casanova 70

(Italia/Francia, 1965).

Direzione: Mario Monicelli.

Con Marcello Mastroianni, Virna Lisi, Marisa Mell.

Un noto comandante italiano delle forze della NATO scopre che il suo interesse per le donne, in condizioni normali, diminuisce notevolmente. Tuttavia, in situazioni di pericolo, cresce fino a farlo diventare uno sfrenato Casanova.

“Ho sempre desiderato di poter demolire la mia immagine di latin lover. La verità è che non mi piace come etichetta. Quando viaggio, di qualsiasi posto nel mondo si tratti, mi trovo sempre di fronte all’immagine dell’italiano come una specie di stallone. Se fosse vero sarebbe meraviglioso, ma analizziamo un pò di più il tema da vicino per vedere se lo è. Ed anche se ci fosse qualcosa di vero in ciò, che ve ne pare se ci aggiungessimo la sensibilità italiana, che all’estero raramente ci attribuiscono? Per questo mi è sempre piaciuto interpretare personaggi fragili e vulnerabili in amore, che possano amare più degli altri per il proprio bene, però per i quali gli aspetti psicologici della relazione contano molto più di quelli fisici. Forse non tutti gli italiani hanno bisogno di storie di pericolo come quelle del protagonista di Casanova 70, ma lo scopo del film era di debilitare l’immagine convenzionale dell’italiano come una specie di stallone senza cervello”. (Marcello Mastroianni)

Alle ore 15 (113’; DCP)

Matrimonio all’italiana

(Italia/Francia, 1964)

Direzione: Vittorio De Sica.

Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Marilú Tolo.

Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale, un’epoca in cui il cibo scarseggia ed i bombardamenti tengono la popolazione in allerta. Filomena Marturano, una bella ragazza di diciassette anni che è completamente sola al mondo, lavora in un bordello, il suo unico modo per guadagnarsi da vivere. Lì è dove conosce Domenico Soriano, meglio noto come Don Mimi, un borghese agiato e padrone di un bar nella città che decide di allontanarla da quel lavoro. Il film si basa sulla celebre opera teatrale di Eduardo De Filippo, portata al cinema in Argentina con Tita Merello nella veste di protagonista.

“Matrimonio all’italiana è un successo quasi assoluto ed eleva di colpo, anche agli occhi più esigenti, il prestigio di Vittorio de Sica. Il motivo per cui De Sica ha raggiunto questo risultato è comprensibile: per la perfetta fusione tra il tema, il direttore e l’attrice protagonista: un’unione mai stata tanto perfetta”. (Giovanni Grazzini).

“Matrimonio all’italiana è un esempio di film tra il neorealismo e la commedia tradizionale. Il risultato è ottimo. Da un punto di vista artistico è un film strettamente ortodosso. Non è un film neorealista, se non nel substrato. È trattato neorealisticamente.                   È un film tradizionale”. (Vittorio De Sica)

“Il ruolo di Sophia Loren era difficile e Vittorio De Sica ha fatto tutto ciò che ha potuto per aiutarla, per facilitarle il lavoro. C’era fiducia e comprensione reciproca nel modo in cui hanno lavorato insieme. Condividevano il senso dell’umore, vi era un vincolo profondo nel fatto che entrambi fossero napoletani”. (Marcello Mastroianni).

Alle ore 21 (102’; DCP).

  • Mercoledì 25  

Ieri, oggi e domani

(Italia/Francia, 1963)

Direzione: Vittorio De Sica

Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Aldo Giuffré.

Un film che si compone di tre episodi con protagonisti Sophia Loren e Marcello Mastroianni mentre affrontano tre diversi tipi di relazioni amorose. Il primo episodio, scritto da Eduardo De Filippo, racconta la storia di una napoletana che vende sigarette di contrabbando e che è perennemente incinta, poichè in questo stato non può andare in carcere. Nel secondo, basato su un racconto di Alberto Moravia, la Loren impersona la moglie di un milionario, che tradisce con Mastroianni. E il terzo (scritto dall’abituale collaboratore di De Sica, Cesare Zavattini) narra dell’iniziazione sessuale di un seminarista per mano di una prostituta.

Ieri, oggi e domani e Matrimonio all’italiana sono stati un tentativo del direttore Carlo Ponti di dare un’accelerata alla carriera in stallo della moglie Sophia Loren, ed è riuscito nel suo intento. Se c’era qualche scettico riguardo le aspirazioni di Ieri, oggi e domani, era Vittorio De Sica, che non nascondeva di aver accettato il film poichè non aveva ottenuto appoggio per un progetto più personale. Mentre l’episodio di Moravia fu dimenticato rapidamente, quelli di De Filippo e Zavattini sono diventati parte della tradizione cinematorafica della coppia Mastroianni-Loren, il primo per la scena della promessa e la seconda per la scena dello spogliarello (…) considerata da alcuni critici una delle sequenze più deliziosamente graziose delle commedie cinematografiche italiane”. (Donald Dewey, Marcello Mastroianni: Una bibiografia intima. Edizioni Paidós, 1994).

Alle ore 18 (118’; DCP)

Casanova 70

(Italia/Francia, 1965).

Direzione: Mario Monicelli.

Con Marcello Mastroianni, Virna Lisi, Marisa Mell.

Alle ore 21 (113’; DCP).           

  • Giovedì 26    

Fellini 8 1/2

(Italia/Francia, 1963)

Direzione: Federico Fellini.

Con Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Claudia Cardinale.

Otto e mezzo è la storia della storia di un film (che probabilmente non si farà mai), attraverso gli stati d’animo, i sogni e le ossessioni di Guido, il suo direttore. Guido ha quarantasei anni. Vittima di una malattia, deve intraprendere una terapia in una clinica termale. Soffre di un ozio forzato che gli permette di isolarsi. Chi è, che ha fatto nella sua vita, che vuole?” (Gilbert Salachas).

“Si è scritto che Otto e mezzo sia un film autobiografico. Sono sempre autobiografico, persino se mi metto a raccontare la vita di un pesce! E, senza dubbi, sono disposto a dichiarare che questo film è una opera di immaginazione: tra tutti quelli che ho fatto, è il film che meno si riferisce a piccoli fatti personali. Ci ho messo tante cose conosciute, quanto cose immaginarie. (…) Dunque, cos’ è, Otto e mezzo? Forse, alla fine, è semplicemente il racconto di un film che non ho realizzato” (Federico Fellini).

Otto e mezzo era una specie di sessione di psicoanalisi, quasi di autoanalisi, perchè Guido era il ritratto di un uomo della mia generazione, un uomo sensibile, intelligente, una sorta di antieroe esemplificativo. Era un prototipo di uomo di mezza età di quel periodo, con la sua fragilità e confusione, un simbolo di una generazione che non faceva del suo meglio. Una persona che presto non sarebbe stata utile a nessuno. Ora abbiamo bisogno di persone con le idee molto più chiare di Guido. E senza dubbi penso che il film in sè, quale prodotto del momento in cui fu fatto, era una bella radiografia”. (Marcello Mastroianni, Marcello Mastroianni: Una biografia intima. Ediciones Paidós, 1994).

Alle ore 16 (138’; DCP).

La dolce vita

(Italia/Francia, 1960)

Direzione: Federico Fellini.

Con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée.

Il giornalista Marcello, un “paparazzo”, ripercorre i luoghi abituali dello scandalo al fine di alimentare la colonna di gossip di una rivista molto popolare. La sua giovane amante, gelosa e possessiva, lo invoglia involontariamente a condurre egli stesso la vita sregolata che fanno i personaggi che abitano le sue colonne.

“Utilizzando una struttura non lineare, cartoline di una vita in crisi, Fellini lascia definitivamente da parte le influenze neorealiste per focalizzarsi sugli stati mentali delle sue creature che trasudano il suo mondo interiore, e che impregnano l’aspetto di tutte le cose. C’è Marcello, il giornalista fanatico che si crede un letterato, circondato da decine di personaggi decrepiti e affascinanti, esagerati, grotteschi, intenti a condurre un’esistenza che non riescono a comprendere e tanto meno a gestire. La scena della Ekberg è appena rilevante, quasi superflua. L’essenza della tristezza”. (Diego Brodersen, El Amante/Cine).

“Durante le sue riprese, Visconti stava sempre in piedi, da parte, come un maestro che contempla come i suoi alunni ripetono la lezione che lui gli ha insegnato. Fellini, invece, stava sempre in mezzo. Quando provavamo una scena, prima di girare, lui interpretava tutte le parti e faceva delle smorfie atroci fingendo di essere Anouk Aimée o qualcun’altro. Ed io pensavo: ‘È incredibile!’ ‘Per lui tutto questo è un gioco! Ma ciò non significa che Fellini non prendesse il suo lavoro sul serio. Era il suo modo di condividere con noi la sua visione delle cose, dal momento che, in definitiva, solo così poteva realizzare il suo film nel modo in cui desiderava”. (Marcello Mastroianni, Marcello Mastroianni: Una biografia intima. Ediciones Paidós, 1994).

Alle ore 20 (180’; DCP).

  • Venerdì 27

Una giornata particolare

(Italia/Canada, 1977).

Direzione: Ettore Scola.

Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, John Vernon.

Il 6 maggio del 1938, Hitler visita Roma. È un giorno di festa per l’Italia fascista, che si riversa nelle strade per accogliere il leader tedesco. In una tipica casa popolare rimangono solo la portiera, una casalinga, Antonietta e Gabriele, che ha timore della polizia per qualche motivo sconosciuto. Al di fuori della manifestazione politica, Antonietta e Gabriele sviluppano una relazione affettiva molto speciale che permetterà loro di evadere per alcune ore dalla tristezza e monotonia della vita quotidiana.

“La claustrofobia è presente in tutti i miei film, che si tratti di Brutti sporchi e cattivi, Una giornata particolare, La famiglia o anche Passione d’amore, in cui non si esce mai dalla caserma. È dunque un riferimento costante. E voi direte: Come uscire da questo luogo chiuso? Tuttavia, per me il problema è un altro: Come entrare ed essere inclusi in questo luogo chiuso? (Ettore Scola, Habíamos amado tanto a Cinecittá. Editorial Paidós, 2006).

“Mi piace Ettore Scola. Ha senso dell’umore, è intelligente, spesso risoluto e simpatico. Con lui puoi proporre le tue idee; se sono valide, le accetta. In poche parole, con Scola lavori in collaborazione. Ricordo che in Una giornata particolare io, nel ruolo di un omosessuale, dovevo fare una telefonata molto delicata ad un mio amico. Dissi a Scola: ‘Ettore, il pudore mi suggerisce di fare questa scena totalmente di spalle. Avvicinati da dietro con la camera, affinchè ciò che dico non risulti violento, che non arrivi allo spettatore in modo sgradevole’. Scola fu d’accordo, ed è uno dei momenti più belli del film”. (Marcello Mastroianni, Sí, ya me acuerdo… Ediciones B, 1997).

Alle ore 18 (106’; DCP).

Ieri, oggi e domani

(Italia/Francia, 1963)

Direzione: Vittorio De Sica.

Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Aldo Giuffré.

Alle ore 21 (118’; DCP).

  • Sabato 28

Matrimonio all’italiana

(Italia/Francia, 1964)

Direzione: Vittorio De Sica.

Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Marilú Tolo.

Alle ore 18 (102’; DCP).

Una giornata particolare

(Italia/Canada, 1977).

Dirección: Ettore Scola.

Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, John Vernon.

A las 21 horas (106’; DCP).

  • Domenica 29

La dolce vita

(Italia/Francia, 1960)

Direzione: Federico Fellini.

Con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée.

Alle ore 16 (180’; DCP). 

Fellini 8 1/2

(Italia/Francia, 1963)

Direzione: Federico Fellini.

Con Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Claudia Cardinale.

Alle ore 20.30 (138’; DCP).

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: Complesso Teatrale di Buenos Aires, Fondazione Cinemateca Argentina