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OPERA DEI PUPI SICILIANI: LA PAZZIA DI ORLANDO di Mimmo Cuticchio – ITALIA IN SCENA/ITALIA XXI

Le mirabolanti avventure dei Paladini di Francia, l’epopea guerresca che vede contrapposti mori e cristiani in un conflitto senza fine, le apparizioni di mostri e maghi d’ogni sorta, gli incantesimi, le passioni d’amore che accecano i valorosi cavalieri distraendoli dai loro doveri, sviluppano nell’opera ariostesca un vorticoso crescendo di invenzioni e colpi di scena.

Un meccanismo narrativo che l’Opera dei Pupi ha fatto proprio esaltandone l’iperbole barocca e immaginifica.

Mimmo Cuticchio propone una nuova forma di rappresentazione, che unisce la tecnica del cunto col Teatro dei Pupi a scena aperta, cioè con la manovra a vista al di qua del piccolo boccascena del teatrino. Un espediente che gli consente di “aprirsi” sulla grande scena, esaltando la potenza e l’incedere del racconto. Mostrarsi al pubblico non tradisce l’incanto di un teatro che ha il suo fondamento nella tecnica “segreta” dell’oprante, nella sua capacità di dar voce a tutti personaggi mentre li manovra dietro le quinte. L’esperienza di cuntista e narratore, la sua presenza fisica, i suoi movimenti, la mimica, non fanno che esaltare il ritmo del racconto e la capacità immaginativa del pubblico.

La pazzia di Orlando, uno dei capitoli più visionari del repertorio dell’Opera dei Pupi, ci permette di mostrare al meglio il risultato di questo percorso di rinnovamento della tradizione. La guerra di Agramante d’Africa contro la Francia di Carlo Magno, gli incanti e gli incantesimi, l’amore tra Angelica e Medoro, che scatena la follia di Orlando, Astolfo che in groppa all’Ippogrifo raggiunge la luna per recuperare il senno del cugino, sono gli ingredienti del favoloso mondo dell’Opra, di un grumo narrativo che ha la capacità di catturare ancora oggi grandi e piccini. L’Opera dei Pupi è stata dichiata una delle Opere Maestre del Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Mimmo Cuticchio è il principale rappresentante di questa forma secolare di teatro popolare, arte che gli fu trasmessa da suo padre Giacomo. Grazie a lui questa forma di teatro è risorta, dopo una progressiva decadenza che, dagli anni ’50 e ’60, era rimasta circoscritta solo all’ambito del folklore.

 

Biglietti in vendita da 15 giorni prima della data dello spettacolo, presso le biglietterie del Complejo Teatral San Martin, o sul web presso la pagina www.complejoteatral.gob.ar

SCONTO PER SOCI E STUDENTI DELL’IIC:

50% di sconto sul prezzo del biglietto esibendo la tessera di socio o studente presso la biglietteria

 

ITALIA IN SCENA è la fiammante stagione internazionale 2019 del Complejo Teatral di Buenos Aires dedicata all’Italia. Creata grazie a un’intensa collaborazione tra Italia e Argentina, nasce con l’obiettivo di approfondire i legami culturali tra i due Paesi, attraverso una programmazione che alterna produzioni italiane contemporanee con progetti originali elaborati da professionisti italiani e argentini. Più di dieci spettacoli di teatro, musica, danza, cinema classico e contemporaneo, conferenze, master class, esposizioni, propongono un percorso unico per riscoprire la scena italiana di ieri e di oggi.

ITALIA IN SCENA include alcuni spettacoli del ciclo ITALIA XXI

ITALIA XXI è un progetto di rivitalizzazione e rilancio dell’offerta culturale italiana a Buenos Aires e in Argentina. Attraverso una selezione specifica delle produzioni italiane contemporanee più significative della scena teatrale, musicale, operística e di danza, ITALIA XXI ha per obiettivo quello di promuovere la circolazione in Argentina di contenuti artistici di alto livello, nei quali la grande tradizione culturale italiana si intreccia con i linguaggi contemporanei.

Il progetto ITALIAXXI e’ curato da Elisabetta Riva, direttrice del Teatro Coliseo, e Donatella Cannova, direttice dell’Istituto Italiano di Cultura. Beneficia di fondi provenienti da MIBAC-Direzione Generale Spettacolo dal Vivo nel’ambito del Fondo per il Potenziamento della cultura e della lingua italiana all’estero.

  • Organizzato da: Teatro San Martin
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura, Teatro Coliseo